Gestione degli eventi alluvionali del 29-30 giugno 2024: le precisazioni di CVA in una conferenza stampa dedicata

CVA ha ritenuto di promuovere la conferenza stampa odierna per informare puntualmente il territorio degli effetti di breve e medio periodo che l’evento alluvionale della fine di giugno ha causato sulle proprie infrastrutture idroelettriche, facendo seguito alle analisi delle complessità derivanti dalle situazioni geomorfologiche, conseguenti alle violente precipitazioni definite dal Centro Polifunzionale della Regione “di portata millenaria”.

La straordinarietà dell’evento alluvionale del 29 e 30 giugno, che ha portato il Consiglio dei Ministri a dichiarare lo stato di emergenza per i territori coinvolti, ha colpito in modo rilevante gli impianti di CVA presenti ed integrati in tutto il territorio regionale.

Gli effetti e le manifestazioni del cambiamento climatico rappresentano per CVA una sfida complessa sia per il ruolo di contenimento, laminazione e sicurezza che gli impianti svolgono in favore del territorio in cui sono inseriti, sia per ragioni di tipo industriale.  Nel breve volgere di dodici mesi l’azienda si è trovata a gestire la grave carenza idrica dello scorso anno, che ha causato un calo di produzione del 30% sulla media decennale e, successivamente, una stagione di precipitazioni nevose record, che ha avuto culmine e apice con gli avvenimenti del mese scorso.

La sicurezza del territorio, delle popolazioni che vi risiedono e degli impianti rappresentano da sempre delle priorità per CVA. L’azienda per preservarle, oltre ad attivarsi a seguito di segnalazioni metereologiche preventive, opera costanti osservazioni sul campo. Durante gli eventi di fine giugno, il combinato disposto di questi due elementi ha consentito l’attivazione delle procedure di messa in sicurezza degli impianti, fermandone temporaneamente la produzione e ponendo le opere in assetto tale da non creare disfunzioni significative. Per tali ragioni, gli impianti produttivi non hanno subito danni significativi mentre, laddove la perturbazione si è manifestata con maggiore violenza (nella Valle di Cogne e nella Valtournenche), sono stati registrati danni alle infrastrutture funzionali alla captazione della risorsa idrica.

Dei 500 MW di impianti ad acqua fluente, a causa degli eventi alluvionali, sono stati messi fuori servizio 318 MW, il cui funzionamento è stato ripristinato nei giorni a seguire. Ad horas, solo i 38 MW dei siti produttivi della valle di Cogne (Aymavilles, Grand Eyvia, Lillaz) e della Valtournenche (diga di Perrères) sono ancora in fermo produttivo. L’azienda sta lavorando con le autorità competenti della Regione per la gestione dei detriti e del materiale alluvionale.

Una situazione particolare si è determinata nella Valpelline, nella quale il danno è stato determinato in forma indiretta da un evento geologico estremo mai registrato: il distacco di una morena di 2,5 milioni e mezzo di metri cubi ai piedi del ghiacciaio della Tête de Valpelline. La bomba d’acqua scaricatasi sulla zona ha inoltre trascinato un enorme quantitativo di materiale finissimo e limaccioso per circa 10 km, che è andato a depositarsi all’interno del bacino creando problemi di ostruzione. La diga e tutti gli impianti della Valpelline sono in sicurezza e non esiste alcun tipo di pericolo rispetto alla capienza ed alla tenuta dell’infrastruttura. Anche per questo caso specifico, CVA sta operando in collaborazione con la Regione ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la disostruzione del materiale. Allo stato attuale le tempistiche per la riattivazione dei siti non sono ancora disponibili.

Con la consueta attenzione per il territorio, pur impegnata nella gestione dell’emergenza, CVA ha da subito voluto agire fattivamente per sostenere le popolazioni colpite dagli eventi alluvionali disponendo la sospensione del pagamento delle bollette per le utenze dei comuni di Cogne e Valtournenche.

Nonostante lo straordinario impatto dell’evento climatico estremo, gli impianti -ancorché realizzati e progettati oltre settant’anni fa- hanno dimostrato, grazie allo straordinario impegno e qualità professionale di tutti i reparti della Direzione Operativa, una rilevante resilienza sia nella loro capacità di proteggere i territori, sia nella tenuta ad un impatto così significativo. In questo contesto, gli investimenti posti in essere per il processo di diversificazione correlati alla riassegnazione delle concessioni sono essenziali per garantire a CVA e al sistema regione il mantenimento di asset strategici per garantire la continuità di produzione di valore.

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Ultima modifica: 08/08/2024, 10:20:20 (GMT+2)